lunedì 3 settembre 2012

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Diversamente gatto

1 Settembre 2012 

Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua… (cit. tratta da “Il Piccolo Principe”)

Una volta l’eutanasia metteva fine a una vita a due o tre zampe. Cure costose e una maggiore attenzione ai loro bisogni, scoraggiano tuttora i proprietari di gattini paralizzati. Chi li considera alla stregua di un oggetto o non intende dedicar loro qualche ora in più del proprio tempo, ne richiede la soppressione a veterinari compiacenti. In alcuni casi, onde evitare il costo della puntura letale, li abbandonano per strada o in qualche zona isolata, provocandone scientemente una morte sicura.

Molto spesso i gattini randagi vengono investiti e lasciati sul posto da pirati della strada che nemmeno si preoccupano di soccorrerli.

Oggi, grazie a cure mediche e non, i gatti disabili, ritrovano una nuova vita e continuano a zampettare strisciando, magari con minore agilità, conservando intatta la voglia di giocare. Tutto ciò è possibile grazie alla sensibilità e al grande amore profuso da volontari e appassionati gattofili. La vita è vita, qualunque sia il numero di zampe.

Recentemente ho avuto la grande fortuna d’incontrare una persona con il cuore grandissimo, Veronica Grecchi, dotata di un entusiasmo contagioso e tanto ottimismo. Senza disporre di grandi mezzi, se non i propri e quelli provenienti da donazioni private, si occupa di gattini disabili. L’angelo travestito da umano come mi piace definirla, con la sua associazioneDiversamente Gatto” ha salvato e continua a salvare decine di piccole vite, permettendo loro, dopo le opportune cure medico-neurologiche, una vera rinascita.

logo associazione "Diversamente Gatto"

Le ho chiesto di raccontarmi come ebbe inizio quest’emozionante avventura. Più l’ascoltavo, più pensavo che non era reale… con grande modestia mi ha descritto una parte importante della sua vita. Appena sedicenne manifestò amore e interesse per le creature più sfortunate e nel tempo è riuscita ad affrontare numerosi casi di gattini paralizzati con l’ausilio di volontari, veterinari e tutti coloro che hanno contribuito economicamente, anche solo con pochi euro, a sostenere le spese. E’ diventata una vera esperta, il suo nome è conosciuto nell’ambiente e in tanti si rivolgono a lei per un supporto. 
  
logoVeronica: “Tutto iniziò all’incirca 20 anni fa. Mi recai presso la clinica veterinaria per portare il mio micio a una visita di controllo. Curiosando in sala degenza, vidi per la prima volta un micio paralizzato agli arti posteriori, rimasi turbata e pensai come potesse vivere in quelle condizioni. Chiesi alla mia dottoressa cosa gli fosse accaduto, lei spiegò che era stato investito da un’auto riportando la lesione della colonna vertebrale, giudicata inoperabile, cui seguì la paralisi. Non so cosa passò in quel momento per la mia mente, ma decisi di adottarlo e con il supporto della clinica, imparai a svuotarlo manualmente per aiutarlo a fare i suoi bisognini. Mi chiedevo che fine facessero i gatti in tali condizioni e se esistessero associazioni e strutture in grado di accoglierli. Eseguii delle ricerche, e più cercavo, più mi rendevo conto quanto fosse drammatica la situazione, giacché non trovai nessuno che se ne occupava in modo sistematico.

La maggior parte dei gatti in questo stato rischiava l’eutanasia oppure, nella migliore (o peggiore?) delle ipotesi, trascorreva la vita in gabbia presso cliniche o rifugi, in attesa di un’adozione che non sarebbe mai arrivata.In questi anni ho cercato monitorare tutti i casi possibili, contattando gli interessati per offrire aiuto e consigli, pronta a prelevare i gatti in caso di emergenza, grazie anche alla collaborazione di alcuni volontari. Così facendo ho seguito un buon numero di mici paralizzati, affetti da vesciche neurologiche o incontinenti, permettendo loro una buona qualità di vita, una casa e tanto affetto. I casi sono in continuo aumento: incidenti stradali, traumi, problematiche congenite, ecc. Il mio sogno è creare un’associazione per questi angioletti pelosi privi di qualche zampa, ma con una marcia in più.

Sarebbe fantastico disporre di un locale dove possano muoversi in libertà, fuori dalle gabbie, accuditi e amati come in una vera casa, nell’attesa di essere adottati. Opportunamente curati, perché non dovrebbero avere le stesse possibilità di un micio normale? Non c’è guarigione, ma i gatti paralizzati o con vescica neurologica possono vivere oltre i 10 anni di vita, arrivando anche a 14, basta saperli trattare. Vi assicuro che non è difficile, nulla è impossibile quando si ama! Attualmente dispongo di stalli presso amici e volontari e qualcuno di questi gattini l’ho adottato io. Per realizzare il mio sogno è importante continuare a informare e sensibilizzare le persone su quest’argomento, cercando al contempo di reperire i fondi per realizzare una sorta di cat-house, in cui transitano i mici in attesa di adozione, permettendo a quelli meno fortunati, quelli che non vuole nessuno, di vivere la loro vita a fianco di chi ha deciso di prendersene cura”.

Ho chiesto a Veronica di presentarci alcuni casi di gattini diversamente abili per dimostrare che oltre le cure mediche, l’intervento umano e l’amore sono fondamentali. Guardando le foto vi renderete conto di quanto siano belli e vivaci, saltano, giocano e vivono un’esistenza quasi normale.

logoVeronica: “A metà luglio a Lecce una micina di appena 2 mesi è stata investita e il pirata della strada non si è degnato neanche di verificare se fosse viva o morta. Nonostante l’urto, questa creaturina pelosa di poche centinaia di grammi era ancora viva. Raccolta da un passante, viene lasciata al primo ambulatorio veterinario. Pur essendo in condizioni disperate, grazie alle cure e alla sua grandissima voglia di vivere, inizia a riprendersi. Le analisi hanno confermato che la piccola ha una frattura lombo-sacrale ed è paralizzata, s’ignora se sia possibile il recupero totale o parziale delle zampette posteriori, è necessaria una visita specialistica presso un neurologo di quelli in grado di compiere i miracoli. Si organizza una raccolta fondi su Facebook per permettere a Fortunata, così com’ è stata chiamata, di venire a Milano ed essere protagonista del ‘miracolo’. Il 13 agosto è in volo da Brindisi a Milano, accompagnata da una volontaria, Michaela. A tutt’oggi è in cura sotto la mia stretta sorveglianza e nel frattempo ho creato un evento pubblico su Facebook per condividere i miglioramenti con tutti coloro che ci hanno aiutato e riportare ogni novità riguardante la sua salute. Quando Fortunata è giunta a Milano, ho scoperto che si trattava di un maschietto e ho deciso di chiamarla ‘Lucio’. La raccolta fondi resta aperta, giacché le spese mediche sono continue, almeno fin quando non si stabilizzerà. 

Lucio 'prima'

Lucio prima…

Lucio 'prima'

…e dopo!

Lucio 'dopo'
Lucio 'dopo'

Lilli stava in clinica, a Sanremo, chiusa in gabbia, da circa un anno e mezzo. Il suo problema è la ‘vescica neurologica’, un disturbo che non permette di evacuare da soli, bisogna esercitare una pressione particolare per permettere che il micio faccia i suoi bisogni. Non giungeva alcuna richiesta di adozione, non destava l’interesse di nessuno e la piccola continuava a vivere in una prigione dorata. I veterinari non avevano molto tempo da dedicarle, sempre impegnati nel lavoro, con le mille emergenze di un ambulatorio. Beh, da luglio 2012 si è aggiunta alla mia truppa!

Lilli

Lilli in pieno relax!

Lilli in relax

Vito viveva in clinica, a Napoli, abbandonato dai proprietari perché in seguito a una caduta dal balcone, era rimasto paralizzato agli arti posteriori. Curato e trattato a Milano, adottato a marzo 2011.

Vito

Vito in gran forma, è bravissimo a saltare sul letto!

Vito in gran forma

Reginella fu investita a Brindisi nel novembre 2011 e rimase paralizzata agli arti posteriori. Salvata da una bravissima volontaria in loco, è stato organizzato tempestivamente il viaggio a Milano per consentire un intervento e il prosieguo delle cure specialistiche”.
Reginella prima

Reginella 'prima'

…e dopo!

Reginella 'dopo'

Miss Reginella!

Miss Reginella

Ho deciso di aiutare Veronica a realizzare il suo sogno, proponendole un piano di marketing con i baffi, cominciando con quest’articolo che vi invito a condividere e diffondere ovunque possibile: i vostri blog/siti, Facebook, Twitter e in Rete.

Inoltre le ho proposto di scrivere un libro ricorrendo all’autopubblicazione tramite la piattaforma de ’ ilmiolibro.it‘; se lo riterrà opportuno, l’aiuterò, affinché si persegua un duplice obiettivo: recuperare fondi tramite le vendite (pubblicando senza intermediari, i diritti d’autore vengono riconosciuti mensilmente ) e far conoscere l’associazioneDiversamente Gattoalla gente. Il libro diventerebbe una sorta di biglietto da visita.

Occorrerà valutare e individuare personaggi del mondo politico e dello spettacolo interessati alla tematica animalista, che possano fornire anche un aiuto economico, oltre a tanta pubblicità.

Fondare un’associazione legalmente riconosciuta, una onlus, è indispensabile, poiché permetterebbe di ricevere donazioni fiscalmente deducibili e si potrebbe destinare il 5 per mille. La costituzione di una onlus ha un costo di circa € 600,00, cifra di cui Veronica non dispone, dovendo provvedere al pagamento di interventi chirurgici, farmaci e tutto ciò che occorre per il sostentamento dei gatti disabili che si avvicendano. Una piccola schiera di persone dal grande cuore l’aiuta a sostenere tali spese, assai onerose per chi vive di un semplice stipendio da impiegata.

Un sogno resta tale finché non lo condividi con persone che hanno i tuoi stessi obiettivi. Da soli siamo nessuno, insieme siamo un mondo. Spero sarete in tanti ad aiutarci, nei modi che riterrete più consoni e appropriati:
  • donazioni libere (trovate le coordinate del c/c Bancoposta, quelle della PostePay e le istruzioni per PayPal sul blog di Veronica);
  • spedizione dei seguenti farmaci utilizzati sistematicamente per le terapie dei micetti: Cystocure compresse (€20,00 circa, a scatola), Urys Pasta € 19,00 circa a siringa);
  • adozione dei gatti disabili che via via saranno presentati sulle pagine del suo blog o su Facebook.
Vi invito a telefonarle o scriverle per richiedere informazioni o per comunicarle che desiderate contribuire alla causa, di seguito i riferimenti per contattarla:

logo    Veronica Grecchi: cell. 340-1466989
                           gattodiverso@gmail.com
                           http://diversamentegatto.blogspot.it/

Ringrazio Veronica per la sua iniziativa, un impegno non indifferente, una dolce missione, che manda avanti da circa 20 anni, con coraggio e determinazione, auspicando il raggiungimento del successo che merita, grazie alle sue capacità personali e al nostro sostegno. Non lasciamola sola!

© 2012 Mirella Puccio – Tutti i diritti riservati

1 commento:

  1. Ciao Veronica! Come sta Lucio?
    Siamo a circa un migliaio di accessi in tre giorni, spero di riuscire a promuovere e diffondere la tua associazione. L'articolo sta girando anche su Twitter e Linkedin.
    A risentirci!

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